Monday, February 28, 2011

Summing up the Milan Fashion Week 2011

    Today ended the Milan Fashion Week, the fashion bandwagon now moving, the next direction of Paris.
    I think it is possible to sum up the week just ended, have been presented many styles, many colors and shapes. Unlike the collections presented in London, where young designers show their talent, sometimes standardized, here in Milan, the well-known names in fashion often have distorted their fees.
    Gucci, I think it was the crown jewel, with its winding and colours, Jonh Richmond, has maintained its trademark of Glam Rock, but with an additional note of fit, Francesco Scognamiglio was inspired by nature, by breaking down and reassembling the and its pink petals, Fendi has upset all inspired by the high couture for men and giving more room for fur; D&G have fun with fluorescent colors and printed letters; Prada by mixing the underwater worlds, presenting the sirens on the catwalk, and geometries of the 60's, Moschino however, disguises the woman, with high military uniforms; Antonio Marras revisits the classics of the past, opens his grandmothers' closets, Versace returns back a few years, reopening the chest by Gianni Versace, full of badges, gold buttons and flowers; Emporio Armani reproduces the total black, very aggressive, RobertoCavalli was inspired by the world gypsy and tribal;
    Emilio Pucci inspired, however, the Tyrol, where the cold is felt, Marni, as always, is synonymous with simplicity and bon-ton, where the shapes are kind, Dolce & Gabbana shows the stars in the true sense of the term, stirring, the wardrobe for men and women; Dsquared2 bop back in 800, remember the pioneers who landed in cold Canada, and finally Giorgio Armani offers pearls, with an intimate collection straight out of a boudoir, where the pale pink dominates.


    Quest'oggi si è conclusa la Milan Fashion Week, il carrozzone della moda ora si mette in marcia, prossima direzione : Parigi.
    Credo non sia possibile tirare le somme della settimana appena conclusa, sono stati presentati tantissimi stili, tantissimi colori e forme. A differenza delle collezioni presentate a Londra, dove i giovani designer esprimevano il loro talento, talvolte standardizzato, qui a Milano, i nomi noti della moda spesso hanno stravolto i loro canoni.
    Gucci, secondo me è stata la punta di diamante, con le sue sinuosità e colori; Jonh Richmond, ha mantenuto il suo marchio di fabbrica Glam Rock, ma con una nota aggiuntiva di vestibilità; Francesco Scognamiglio si è ispirato alla natura, scomponendo e ricomponendo la rosa e i suoi petali; Fendi ha stravolto tutto, ispirandosi all'alta sartorialità maschile e dando più spazio alla pelliccia; D&G si sono divertiti con colori fluo e lettere stampate; Prada da mescolato i mondi sommersi, presentando delle sirene in passerella, e le geometrie degli anni 60; Moschino invece, traveste la donna, con alte divise militari; Antonio Marras rivisita i classici del passato, riapre gli armadi delle nonne; Versace ritorna indietro di qualche anno, riaprendo lo scrigno di Gianni Versace, pieno di mostrine, bottoni dorati e fiori; Emporio Armani ripropone il total black, molto aggressivo; Roberto Cavalli è stato ispirato dal mondo gipsy e tribale;  Emilio Pucci si ispira, invece, al Tirolo dove il freddo si fa sentire; Marni, come sempre, è sinonimo di semplicità e bon-ton, dove le forme sono gentili; Dolce & Gabbana fa vedere le stelle, nel vero senso del termine, mescolando, il guardaroba maschile e femminile; Dsquared2 fà un salto nel lontano 800, ricordando i pionieri che sbarcarono nel freddo Canada; ed infine Giorgio Armani regala perle, con una collezione intima che sembra uscita da un boudoir, dove il rosa tenue domina.
    Source URL: https://felipecamiroagas.blogspot.com/2011/02/summing-up-milan-fashion-week-2011.html
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