Wikipedia writes: "A blog is a website, usually maintained by a person or an institution, in which the author (blogger), publishes more or less regularly, in a sort of online diary, thoughts, opinions, thoughts , and other considerations, along with possibly other types of electronic equipment such as images or video. " Please read carefully the passage: "together, where appropriate, to other types of electronic equipment such as images or video." Now I would like to focus my thoughts and annoyance, not on the blog "copy-paste", the ones I do not blog, but unnecessary gap in the large network, but rather on all the blog "self-celebrating" filled with self-portraits of their outfits, with captions to do creepy well as non-experts. Bloggers who seem to come down in the earth, turn their attention to their readers to divine grace, as if they had arrived at the top of the world, and that peculiarities of the Italians (not all, I am!), have become void real stars. We are invaded, I was just that I have this pleasant pastime, but even before I started to inquire, to read and click on the various blogs around the world, and since then I decided to start to speak my mind, I repeat, say, and not only photograph myself! Blog born as comets, bright in the sky, as mere advertising for "manequines, which are easily placed in the front row by the designers because they have spent their time to wear and be photographed with the must-haves of the season, or because have spoken well and praised the collection as soon as presented, without a hint of criticism, which I find just to make sure that the house always do their best, they are always on the cutting edge not to disappoint the press and buyers.
this is what makes me angry, once the fashion journalists, real names such as Suzy Menkes, Hilary Alexander or Virginie Mouzat (to name a few) were and still are, so hated as loved by designers for their critical side, minds capable transform a collection of wretched, in epic, with real criticism simply describing what they saw.
If a collection is not beautiful, you have to reveal such, do not do "to grin and bear" just to grab the sympathy of the designer or his press office, to receive gifts or invitations to parties and fashion shows. Pure careerism? Definitely!
We are all fashion bloggers, we all say, but the biggest difference is in telling the truth and hide the truth. Afraid to say that the collection Chanel F / W 2012 presented in Paris was not pretty, but it has affected more than the scenery? But he did much better for the Cruise! Pure saying that the proposal by Marni collection for next winter is seen and reviewed? Afraid to say that Missoni's bored with his fashion, but that would need replacement? Or are you afraid to admit that the smartest of all is Jacobs, who gets to make his line Marc by Marc Jacobs in China, but from his honesty sells it at prices from local market? No, no fear because it is precisely this freedom that keeps alive the desire of designers to work, to create collections more and more exciting to reach out to the public, always seek the new, reinvented!
Speaking of blogs, I should mention, positively, a blog of my great inspiration, and everybody knows it is The Clothes Whisperers , directed by Kristin Knox, the assumption is that a person with whom you can safely deal, you can discuss and give good tips (not standing on a pedestal), his blog is not just a string of self-portraits "trendy", but a real fashion magazine, art and lifestyle, with sharp reflections and interesting, as well as Intelligent,explanations of the the various events of fashion system, in my opinion we have much to learn from those rare bloggers! This is not a typical flattery, but a tip for everyone, and for me, not so much to learn.
So, what to say, I've vented enough, I do not want to offend anyone ... is not it, if someone is taken in the case, I do not care. Let me know what you think.
Wikipedia scrive: "un blog è un sito internet, generalmente gestito da una persona o da un ente, in cui l'autore (blogger) pubblica più o meno periodicamente, come in una sorta di diario online, i propri pensieri, opinioni, riflessioni, considerazioni ed altro, assieme, eventualmente, ad altre tipologie di materiale elettronico come immagini o video."
Da leggere con attenzione il passaggio: "assieme, eventualmente, ad altre tipologie di materiale elettronico come immagini o video".
Ora io vorrei focalizzare il mio pensiero e fastidio, non sui blog "copia-incolla", quelli non li ritengo blog, ma inutili spazi vuoti della grande rete, ma piuttosto su tutti quei blog "autocelebrativi", colmi di autoscatti dei propri outfit, con didascalie da fare rabbrividire pure i non addetti ai lavori. Blogger che sembrano dei scesi in terra, che rivolgono l'attenzione ai propri lettori per grazia divina, come se fossero arrivati ai vertici del mondo e che, peculiarità degli italiani (non tutti, io lo sono!), da nullità si sono trasformati in vere star. Ne siamo invasi, io è da poco che ho questo piacevole passatempo, ma già da prima ho iniziato ad informarmi, leggere e cliccare sui vari blog sparsi nel mondo, e da allora ho deciso di iniziare a dire la mia, ripeto, dire, e non solo fotografare me stesso!
Blog che nascono come stelle comete, brillanti nel cielo, come meri spazi pubblicitari per "manequines", che facilmente vengono poste in prima fila dagli stilisti perchè hanno speso il loro tempo ad indossare e farsi fotografare con il must-have della stagione, o perchè hanno parlato bene ed elogiato la collezione appena presentata, senza un briciolo di critica, che io trovo giusta per fare sì che le maison facciano sempre del loro meglio, che siano sempre sul filo del rasoio per non deludere la stampa e i buyers.
Da leggere con attenzione il passaggio: "assieme, eventualmente, ad altre tipologie di materiale elettronico come immagini o video".
Ora io vorrei focalizzare il mio pensiero e fastidio, non sui blog "copia-incolla", quelli non li ritengo blog, ma inutili spazi vuoti della grande rete, ma piuttosto su tutti quei blog "autocelebrativi", colmi di autoscatti dei propri outfit, con didascalie da fare rabbrividire pure i non addetti ai lavori. Blogger che sembrano dei scesi in terra, che rivolgono l'attenzione ai propri lettori per grazia divina, come se fossero arrivati ai vertici del mondo e che, peculiarità degli italiani (non tutti, io lo sono!), da nullità si sono trasformati in vere star. Ne siamo invasi, io è da poco che ho questo piacevole passatempo, ma già da prima ho iniziato ad informarmi, leggere e cliccare sui vari blog sparsi nel mondo, e da allora ho deciso di iniziare a dire la mia, ripeto, dire, e non solo fotografare me stesso!
Blog che nascono come stelle comete, brillanti nel cielo, come meri spazi pubblicitari per "manequines", che facilmente vengono poste in prima fila dagli stilisti perchè hanno speso il loro tempo ad indossare e farsi fotografare con il must-have della stagione, o perchè hanno parlato bene ed elogiato la collezione appena presentata, senza un briciolo di critica, che io trovo giusta per fare sì che le maison facciano sempre del loro meglio, che siano sempre sul filo del rasoio per non deludere la stampa e i buyers.
è proprio questo che mi fà rabbia, un tempo le giornaliste di moda, quelle vere, nomi come Suzy Menkes, Hilary Alexander o Virginie Mouzat (per fare qualche nome) venivano, e vengono tutt'ora, tanto odiate, quanto amate dagli stilisti per il loro lato critico, menti capaci di trasformare una collezione misera, in epica, semplicemente descrivendo con vera critica cosa vedono.
Se una collezione non è bella, bisogna palesarlo, non bisogna fare "buon viso a cattivo gioco" semplicemente per accaparrarsi le simpatie dello stilista o del suo ufficio stampa, per ricevere regali o inviti a party e sfilate. Puro arrivismo? Sicuramente!
Siamo tutti fashion blogger, tutti diciamo la nostra, ma la differenza più grande è nel dire il vero e nel nascondere la verità. Paura di dire che la collezione Chanel F/W 2012 presentata a Parigi non era bella, ma ha colpito più la scenografia? Ma ha fatto molto meglio per la Cruise! Pura di dire che la collezione proposta da Marni per la prossima stagione fredda è vista e rivista? Paura di dire che Missoni ha annoiato con la sua moda, ma che avrebbe bisogno di rinnovamenti? Oppure paura di ammettere che il più furbo di tutti è Jacobs, che fà fare la sua linea Marc by Marc Jacobs in cina, ma dall'alto della sua onestà la rivende a prezzi da mercato rionale? No, nessuna paura perchè è proprio questa libertà che tiene viva la voglia dei designer di lavorare, di creare collezioni sempre più entusiasmanti, di avvicinarsi al pubblico, di ricercare sempre il nuovo, di reinventarsi!
Parlando sempre di blog, vorrei menzionare, positivamente, un blog di mia grande ispirazione, tutti lo conoscono ed è The Clothes Whisperers, diretto da Kristin Knox, partendo dal presupposto che è una persona con la quale si può tranquillamente avere a che fare, si può discutere e dispensa buoni consigli (quindi non sta su un piedistallo), il suo blog non è una semplice sfilza di autoscatti "modaioli", ma una vera rivista di moda, arte e lifestyle, con pungenti riflessioni e interessanti, tanto quanto intellingenti, spiegazioni sui vari accadimenti del fashion sistem, a parere mio abbiamo molto da imparare da questi rari blogger! Questa non è una tipica adulazione, ma un consiglio per tutti, e per me, che no tanto da imparare.
Quindi, che dire, mi sono sfogato abbastanza, non vorrei far arrabbiare nessuno ... non è vero, se qualcuno si sente preso in causa, non mi interessa. Fatemi sapere voi cosa ne pensate.
Source URL: https://felipecamiroagas.blogspot.com/2011/05/critical-note-blogger-sycophants-and.html
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